Dedicato alla memoria della dott.ssa Margherita Magazzini

Medico esperto in MCS-Malattia da Sensibilità Chimica Multipla

Nel report intitolato "Prevenire le malattie grazie ad un ambiente migliore:verso una stima del carico di malattia legato all'ambiente" (2016), l'OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità asserisce che l'esposizione ambientale è responsabile di quasi 1/4 di tutte le malattie attualmente esistenti: più del 33% delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è dovuto a fattori ambientali e sono 13 milioni i decessi per cause ambientali che si potrebbero prevenire ed evitare attraverso la cura della potabilità dell'acqua, la cura della qualità dell'aria, la cura delle misure igieniche attuate con metodi biologici, e la cura nel non-utilizzo di sostanze tossiche per l'igiene di case e luoghi di lavoro.

In questa ricerca sono annoverate malattie sempre più frequenti nella popolazione, come l'asma, la BCPO (broncopneumopatia cronica), ma anche l'artrite, la sindrome del colon irritabile, e molte altre patologie organiche. In Italia, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha aperto, inoltre, diversi focus sulle problematiche di salute ambientale facendo riferimento a tutte quelle situazioni in cui i determinanti di malattia sono agenti fisico/chimici ed ambientali anche in senso economico, strutturale, organizzativo come ad esempio le alluvioni, la gestione dei rifiuti, i campi elettromagnetici, le infezioni che ricorrono nell'assistenza medica, il fumo.

Le "nuove" malattie ambientali, invece, che stanno ricevendo attenzione sul piano della ricerca, sono state annoverate spesso nell'elenco delle malattie rare ma in realtà non possiamo affermare con certezza l'incidenza di tali patologie, vista la povertà di centri diagnostici sul territorio e la mancanza di diffusione di informazioni scientifiche nelle stesse strutture mediche pubbliche e private. 

Le "nuove" malattie ambientali, sono: 

  • la Malattia da Sensibilità Chimica Multipla (MCS)

  • la Fibromialgia Cronica

  • l'Encefalomielite mialgica

  • la Sindrome da fatica cronica (CFS)

  • l'Elettrosensibilità 

Il Modello Neuropsicoterapeutico Funzionale è particolarmente indicato per il trattamento di queste patologie per il suo carattere di interconnessione con le discipline del ramo medico, e per la sua ricerca integrata sui sistemi funzionali corporei.  Sintropìa annovera un settore di ricerca specifico in questo campo. 

Sintropìa offre servizi on-line agevolati (anche a domicilio) per tutti coloro la cui mobilità è limitata da malattie ambientali.