In questo periodo dell'anno, la Natura si dipinge di colori intensi, rosso-giallo-marrone, le piante perdono il sovrappiù delle foglie e dei rami secchi, nelle campagne si raccoglie l'uva e i frutti dell'estate, la mattina comincia a fare più freddo. Neanche un mese fa, gli stessi alberi erano rigogliosi, i fiori erano aperti, il mattino subito caldo con sole pieno.

Perché presento questa immagine? Perché il cambiamento in Psicoterapia non ha caratteristiche diverse da quelle che accadono in Natura. Anche noi facendo parte della Natura, cambiamo continuamente attraversando età sempre differenti dall'infanzia fino alla vecchiaia.

 

Spesso nell'immaginario collettivo della nostra società il “cambiamento psicologico” viene visto in modo stereotipato come uno “tzunami psichico” capace di stravolgere le caratteristiche fondamentali della persona cambiandola in un'altra. Sebbene sappiamo tutti che ciò non è possibile nemmeno a livello ingegneristico-genetico, molti nutrono sospetto verso l'incontro terapeutico per questo motivo.

 

In realtà il “cambiamento” che si verifica in Psicoterapia ha a che fare con la guarigione della persona, e non ha colori o ritmi diversi da quelli che si manifestano in Natura. E' esattamente il contrario dello “stravolgimento” ideativo, e riguarda invece la capacità più terrena di riattivare tutte le funzioni organismiche esseniali della Persona in modo da consentirle di attraversare gli eventi nuovi della vita senza soffrire eccessivamente o ammalarsi in senso psicofisico.

Pensando al Cambiamento mi rifaccio sempre alla Natura, grande maestra: qui tutto è in movimento, non esistono mai condizioni certe e sicure, tuttavia gli animali e le piante affrontano ogni avversità mettendo in gioco tutte le risorse a loro disposizione o creandone di nuove sfruttando la propria caratteristica intelligenza emotiva. Queste capacità spesso vengono perse dall'uomo perché la società di oggi non valorizza le risorse psicofisiche della propria specie (e per dire la verità, neanche quelle della altre specie animali e vegetali), perciò molto spesso i bambini, i ragazzi, i giovani adulti, ed anche gli anziani purtroppo possono perdere facilmente capacità a loro “naturalemnte” connaturate, ammalandosi, non riuscendo più a far fronte ai tanti cambiamenti che la vita pone in atto (devastazioni ambientali, cambiamenti culturali, economici, personali legati alla salute, al lutto, etc...). La Psicoterapia ha lo scopo di ripristinare le aree disfunzinonali della persona in modo da restituirgli la funzionalità al 100% della sua Persona: se questo, poi, venga interpretato dalla società come uno “tsunami”, poco interessa alle persone che riacquistano forza d'animo e benessere pieno :).

 

Il Cambiamento è la conquista del Benessere

Nessun cambiamento avviene in seduta se non esiste un “accordo” tra le due parti su che cosa lavorare insieme e in che direzione andare: il cambiamento avviene quando due persone si intendono su qualcosa che sta nel mezzo (un discorso, un pensiero, un'idea). Il cambiamento in psicoterapia è un processo naturale che avviene lentamente per fasi come in natura, inizialmente poco avvertito dal paziente. Quando il terapeuta ci restituisce un'immagine al nostro racconto, una parola, un'emozione...tutto ciò determina già un cambiamento delle nostre “sonorità” che si incontrano con quelle di un'altra persona che ci rimanda vibrazioni diverse dalle nostre, e questo ci fa pensare, ci suscita emozioni nuove, ci “cambia” un attimo la prospettiva iniziale da cui eravamo partiti. D'altronde, è così che si muove l'apprendimento del bambino, attraverso graduali confronti prima con i propri genitori, e poi mano a mano con il mondo esterno dove può osservare molti processi, incontrare coetanei ed altri adulti ed operare dei confronti, dei pensieri diversi dai propri grazie ai quali poter formulare ipotesi ed accrescere le proprie capacità. Quando questa voglia di imparare si interrompe e l'altro viene percepito sempre come interferente al proprio repertorio musicale, allora qualcosa è andato perduto: si è persa quella capacità di con-dividere con gli altri, di attingere dagli altri in modo aperto senza pregiudizi (spesso nella depressione questa capacità di apprendere dal nuovo è molto alterata).

 

Un percorso di psicoterapia non significa solo “sfogarsi” delle proprie rabbie o preoccupazioni, ma coltivare anche un bagaglio di conoscenze che nella società di oggi vengono scarsamente valorizzate come: la capacità di relazionarsi agli altri, la capacità di perseguire un obiettivo senza ammalarsi perché non condiviso, la capacità di condividere pensieri ed emozioni con altri, la capacità di amare prendendosi cura anche di sé, la cura di sé stessi, e molte altre esperienze di Base fondamentali per la realizzazione sana della Persona. Tutte queste esperienze appena citate fanno parte di quel grande bagaglio chiamato “Benessere personale” che, quando si realizza, è anche un benessere sociale.